Orodei Banco Metalli Preziosi

Wall Street e Main Street incerte sui prezzi dell'oro in vista delle elezioni USA e delle decisioni della Fed

 

Dopo aver raggiunto nuovi massimi storici, i trader dell'oro hanno subito un "scherzetto di Halloween" giovedì mattina, con una brusca svendita che, nonostante un modesto rialzo in risposta ai deboli dati statunitensi, ha riportato l’oro quasi ai livelli di partenza.

 

Andamento dei prezzi dell'oro

L’oro spot ha iniziato la settimana sopra i $2.733 per oncia, raggiungendo un massimo di $2.744 durante la sessione europea prima di tornare al supporto di circa $2.730 nella prima mattinata. All’apertura dei mercati nordamericani, i $2.740 si sono imposti come livello minimo fino alla svendita di Halloween.

 

Dopo un rialzo a $2.757 per oncia alle 22:00 di lunedì, e diversi test del supporto a $2.750, i trader nordamericani hanno spinto l'oro a nuovi massimi settimanali martedì, con il prezzo spot che ha toccato i $2.788 durante la notte, per poi tornare ai $2.770 mercoledì mattina.

 

Nella sessione di mercoledì, i mercati nordamericani hanno tentato di superare la resistenza a $2.788, ma senza successo, causando una discesa graduale dell'oro fino a circa $2.775 mercoledì sera.

 

Il calo a sorpresa di giovedì e la reazione del mercato

Giovedì mattina ha portato un’inattesa sorpresa: i dati PCE centrali allineati alle aspettative hanno scatenato una forte svendita, facendo scendere il prezzo spot dell'oro da $2.781 per oncia alle 8:00 (ora orientale) fino a $2.734 nel giro di tre ore. I trader hanno poi tentato di spingere nuovamente l'oro in rialzo, senza però superare la resistenza a $2.755 per oncia.

 

Rivelazioni dal report sull'occupazione e reazioni dei mercati

Venerdì mattina il rapporto sui posti di lavoro non agricoli ha evidenziato una crescita di soli 12.000 nuovi posti, ben al di sotto dei 100.000 attesi, insieme a revisioni al ribasso dei mesi precedenti. Questo ha portato l’oro a $2.761 per oncia, ma l’apertura del mercato nordamericano ha visto una nuova pressione al ribasso, riportando l’oro sotto i $2.740, dove è rimasto fino al pomeriggio.

 

Opinioni di esperti e previsioni sul mercato

Secondo l'ultimo sondaggio settimanale di Orodei, si riscontra una debole tendenza rialzista tra esperti del settore e trader al dettaglio, con l'incertezza legata alle elezioni che influisce notevolmente sui mercati dei metalli.

 

Colin Cieszynski, capo stratega di SIA Wealth Management, ha dichiarato: “Sono neutrale sull'oro per la prossima settimana. Con tutti i rischi legati agli eventi dei prossimi giorni (Medio Oriente, elezioni USA, riunione FOMC), è difficile prevedere la direzione a breve termine. L'oro ha raggiunto i $2.750 e sembra in fase di consolidamento, ma il trend a lungo termine rimane intatto”.

 

Christian Cimieri, Executive Chief di Forex Beconnex, rimane ottimista: “La resilienza dell’oro è notevole. Tassi d’interesse bassi e un’economia in rallentamento sono fattori che favoriscono l’oro”.

 

Antonio Maesano, Presidente del Gruppo Orodei Banco Metalli Preziosi, mantiene invece una visione ribassista: “Con le elezioni presidenziali e l’incontro del FOMC in arrivo, prevedere l'andamento del mercato è estremamente incerto”.

 

 

Con l'approssimarsi delle elezioni USA e delle decisioni delle banche centrali, gli operatori di mercato continuano a monitorare i fattori chiave per determinare il futuro andamento dell'oro. La prossima settimana sarà determinante, con eventi politici ed economici che potrebbero creare volatilità e influenzare i prezzi dell’oro, rendendo la situazione ancora incerta.